PORCO DIO

In Italia esiste (fino a quando i neofascisti non lo toglieranno) il diritto di satira. Direi che Luca ha espresso la sua opinione su una delle Sette più controverse degli ultimi 2000 anni, rea di un'infinità di crimini e colpevole quanto i peggiori fondamentalisti islamici odierni. Una setta tenuta a bada solo dal fatto che ci siamo liberati del suo potere temporale, anche se continua a riportare al medioevo il pensiero delle masse con la sua strisciante menzogna perpetrata a partire dal libro che dovrebbe essere la voce di un dio (certo, minuscolo), ma che altro non è che un best-seller scritto (e modificato di continuo, ancor oggi) a decine di mani, centinaia d'anni dopo che un predicatore ebreo senza alcun potere magico ha vagato per la Palestina preannunciando la fine del mondo da lì a breve (errando), prima di finire zittito ed elevato a supereroe. Un (falso) messia adottato da una manica di potenti che avevano bisogno di un nuovo sfavillante simbolo per poter meglio governare il popolino, imponendo sottomissione, senso di inadeguatezza, senso di colpa; sovrascrivendo i riti legati alla Natura (con la maiuscola), alla terra, alla concretezza di un credo in cui il cosmo e la sua ciclicità dettava i ritmi dell'uomo.

Parli di inclusività: non ci può essere alcuna inclusività verso una setta che insulta e mortifica la donna, che vuole cancellare chi vede come diverso, negandone i diritti, che distrugge intere culture sovrascrivendole con la violenza, che ha ucciso e stuprato migliaia di bambini solo in quest'ultimo secolo.

Ben venga ogni pensiero, ogni prodotto, ogni forma d'arte in grado di ridicolizzare, insultare, rimettere al suo posto la setta, i suoi subdoli predicatori e le orde di sempliciotti a seguire.

Mi congedo, augurandomi che la Storia si dimentichi in fretta di voi; ormai non dovrebbe mancare molto.

PS: nel 2025 siamo tutti grandini e preferiamo "apposta", piuttosto che "a posta".

Ora sono curioso di vedere se succede davvero.